Testo di Lorenzo Bragagnolo
Contrariamente a quanto si pensi, linfortunio più
comune per un subacqueo non è la tanto temuta PDD (Patologia
Da Decompressione), ma il barotrauma dellorecchio.
Perché accade è noto a tutti: la differenza di pressione
tra linterno e lesterno dellorecchio provocata dallacqua
durante la discesa.
A causa della sensibilità della parte, viene insegnato, a ragione,
di eseguire sempre con delicatezza la manovra di compensazione, e soprattutto
di non forzare mai: meglio rinunciare ad un immersione che dover smettere
per lunghi periodi (se non per sempre) di andare sottacqua.
Le precauzioni principali da prendere sono quelle di non immergersi
quando si è raffreddati e come si diceva, di rinunciare allimmersione
se non si riesce a compensare.
Per chi invece è più fortunato e riesce,
anche se con una leggera difficoltà nella manovra, mi permetto
di dare alcuni piccoli consigli, magari già conosciuti dai più,
ma non da tutti.
Tanto per cominciare non compensate solo quando lorecchio comincia
a darvi fastidio: a orecchie allagate, fate una leggera manovra di compensazione
PRIMA di iniziare la discesa...Vi portate avanti con il lavoro! (Cè
un fondamento scientifico in quanto dico, ma diventerebbe un discorso
lungo e complicato).
Un secondo trucchetto potrebbe essere quello di scendere con i piedi
verso il basso e non capovolti come fanno molti. Così facendo
laria contenuta nelle cavità dellorecchio tenderà
ad andare verso lalto in maniera naturale, senza costringerci
a forzarla.
Il terzo suggerimento, direttamente collegato al precedente, è
quello di rivolgere lorecchio capriccioso verso la superficie...potrebbe
funzionare!
Ricordatevi comunque di compensare frequentemente nei primi metri di
discesa (dove il differenziale di pressione è più avvertibile),
evitando di fare lo yo-yo se non riuscite nellintento; fermatevi
se avvertite dolore!
Molti utilizzano degli spray per decongestionare i seni nasali prima
dellimmersione: usateli dietro consiglio medico, possono avere
degli effetti collaterali non da poco, anche solo di tipo meccanico
durante la risalita.
Per chi invece ha già combinato il guaio e ha problemi a scendere,
diamo una piccola speranza in più: I tappi!
No, non sono diventato pazzo. Di recente, sono stati messi in commercio
dei tappi specifici per le immersioni subacquee
Il loro inventore (Dr Robert Scott) naturalmente ne decanta le qualità,
altri meno coinvolti hanno dei dubbi sul loro effettivo funzionamento.
Di certo, e lo ammette anche il Dr. Scott, non ci sono ancora dei dati
attendibili dal punto di vista puramente scientifico, però tanti
dicono di averne avuto dei benefici. Personalmente non mi sbilancio,
ma se volete saperne di più, trovate tutte le informazioni nel
sito www.proplugs.com
con tanto di istruzioni per luso.
Un piccolo cenno sulla prevenzione, soprattutto per chi ha deciso (beato
lui) di andare nei mari tropicali, ma anche per gli altri. Dopo il bagno
o limmersione, mettete nellorecchio alcune gocce di soluzione
di acido acetico al 4-6% e lasciatele agire per almeno 5 minuti. Potete
farvi fare il prodotto da una farmacia che prepara specialità
(vi fornisce anche la boccetta con il contagocce), oppure potete farvela
in casa usando acqua distillata e aceto al 50%. Tutto ciò serve
a maltrattare i batteri presenti nellorecchio esterno che possono
essere causa di otite. Mi raccomando: non è una cura, ma solo
una prevenzione!
Unultima cosa: tutte le cavità che contengono aria devono
essere compensate durante unimmersione. (Avete presente il principio
di Boyle e Mariotte?)
Ricordatevi quindi di compensare anche la maschera, avendo
laccortezza di non stringere troppo il cinghiolo evitando così
deformazioni della stessa (spesso la causa principale dellallagamento
della maschera), e la sgradevole sensazione di avere il naso spalmato
contro una vetrata...
Per concludere, ricordatevi che di orecchie ne avete solo due mentre
di immersioni ne potete fare molte di più: non vale la pena di
rischiare, soprattutto se non siete in buona forma fisica; in ogni caso
ricordatevi che lo scopo principale delle immersioni sportive è
il divertimento!